ASSOCIAZIONE “MENTE CIVICA ORIA”
Il Castello di Oria, seppur di proprietà privata, non
può continuare a rimanere chiuso al pubblico. Questa associazione, a seguito di
approfondito studio della problematica e delle leggi vigenti, ha individuato
nel Codice dei Beni Culturali una possibile soluzione al problema.
Abbiamo
pensato di organizzare una petizione popolare, da inoltrare al Ministro per i
Beni Culturali, con la quale richiedere l’avvio del procedimento per la
dichiarazione di interesse eccezionale del Castello di Oria, con
conseguente assoggettamento a visita dello stesso da parte del pubblico,
ai sensi dell’art. 104 del d.lgs.42/ 2004 (Codice dei beni culturali e del
paesaggio).
Pertanto,
per la raccolta firme chiediamo la collaborazione di tutti i cittadini, oritani
e non.
Chi
vuole aderire all’iniziativa può contattarci a mezzo mail (info@mentecivicaoria.it), oppure tramite
la pagina Facebook “Mente Civica Oria” .
IL
TESTO DELLA PETIZIONE
Il Castello di Oria è un
bene culturale di proprietà privata riconosciuto, con decreto del Ministro
della Pubblica Istruzione del 24 maggio 1955 ai sensi della l. n. 1089/1939, di
interesse storico e artistico particolarmente
importante.
Tale Castello, costruito in
epoca sveva, inglobando un precedente torrione di età normanna, sul luogo più
alto della città di Oria, ove in antichità sorgeva l’acropoli messapica e poi
la prima cattedrale, costituisce un complesso monumentale di indubbio valore,
non solo per l’identità del luogo e per la storia dell’alto Salento ma più in
generale per la stessa storia d’Italia (ad esempio, nel 1480 Alfonso d’Aragona
dal Castello di Oria partì col suo esercito per liberare Otranto dai Turchi).
Esso, inoltre, occupa un’area archeologica che è stata dichiarata di interesse
particolarmente importante con d.m. del 18 novembre 2010, essendovi stati
ritrovati resti di un muro ad aggere ed a livelli dell’età del Bronzo
finale-età del Ferro (IX sec. A.C.), di un edificio monumentale del III-II sec.
A.C., rimaneggiato in età medievale (IX sec. D.C.), un’area cimiteriale
connessa alla cattedrale del vescovo Teodosio (IX sec. D.C.), ed ingloba la
importante chiesetta ipogea dei Santi Crisante e Daria risalente al IX sec..
Al Castello è anche annessa la importante
collezione archeologica già “Gennaro Martini Carissimo”, composta da ben 793
reperti, dichiarata di interesse particolarmente importante ai sensi
dell’art.10, comma 3, lettera a) del D.Lgs. 42/2004 con decreto in data
14/04/2008 del Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della
Puglia.
Tuttavia, l’importante
complesso monumentale, dal lontano 2007, risulta completamente interdetto alle
visite.
Pertanto, si
chiede all’On.le Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo
di voler avviare, ai sensi e per gli
effetti dell’art. 104 del d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, il procedimento di dichiarazione di interesse eccezionale
del Castello di Oria e della suddetta collezione archeologica al fine di assoggettarli a visita da parte del
pubblico, previo accordo tra la proprietà ed il Soprintendente.