Il giornale online Lo Strillone oggi ha pubblicato un articolo relativo alla diffida a firma di 8 cittadini oritani, inviata alla sindaca di Oria circa l'obbligo di richiedere il risarcimento danni nei confronti di persone condannate per reati penali (abusivismo edilizio ed altro) in danno del castello di Oria.----------------------
A beneficio dei nostri lettori riportiamo il contenuto dell'art.9 del D. Lvo 267/2000 TUEL:
1. Ciascun elettore può far valere in giudizio le azioni e i ricorsi che spettano al comune e alla provincia.
2. Il giudice ordina l'integrazione del contraddittorio nei confronti del comune ovvero della provincia. In caso di soccombenza, le spese sono a carico di chi ha promosso l'azione o il ricorso, salvo che l'ente costituendosi abbia aderito alle azioni e ai ricorsi promossi dall'elettore.
-----------
La sentenza n. 275/19 del Tribunale di Brindisi, in relazione al procedimento penale (n. 4387/11 R.G. notizie di reato) avente ad oggetto gli abusivismi commessi in danno del Castello di Oria così testualmente ha statuito: “I fatti oggetto di contestazione di cui al capo a), consentono di ritenere provata la domanda civile fatta valere dal Comune di Oria e di emettere quindi condanna degli imputati OMISSIS, OMISSIS, OMISSIS e OMISSIS al pagamento del risarcimento del danno, da liquidarsi in separata sede e delle spese sostenute per l’esercizio dell’azione civile, liquidate in dispositivo alla luce dell’attività difensiva svolta.
Ed invero, le violazioni urbanistico
edilizie, conseguenza non solo dei reati di natura edilizia prescritti, ma
anche dell’abuso d’ufficio, hanno determinato nei confronti dell’ente comunale
non solo il danno risarcibile identificabile con la negativa incidenza
sull’interesse dell’ente pubblico al libero esercizio della propria posizione
funzionale, così come su quello alla realizzazione del programmato sviluppo
urbanistico; danno che può essere anche solo non patrimoniale, determinato
dalla mancata o ritardata realizzazione dell’interesse pubblico. Ma hanno
determinato anche un danno proprio rappresentato dalla lesione all’immagine del
Comune ed una lesione irreversibile dell’autenticità del patrimonio storico
culturale del paese, intervenendo in maniera illecita sul castello, notoriamente
vero e proprio simbolo della municipalità oritana”.